Come si misurano i risultati di un hotel? Qual è la differenza tra RevPAR e ADR e di cosa si tratta? Selezionare e monitorare i giusti KPI, ovvero gli indicatori chiave di performance, è essenziale per avere una visione d’insieme dell’andamento dell’Hotel e della sua gestione.
Il Revenue management ha come obiettivo la massimizzazione e l'ottimizzazione del volume di affari. L'approccio integrato del Revenue Manager mira a trovare la migliore strategia tariffaria per migliorare i ricavi. L’obiettivo principale, quindi, è sfruttare al meglio le caratteristiche di una struttura per influenzare la domanda combinando tra di loro gli elementi base del Revenue Management.
Ed è qui che entrano in gioco i KPI’s. Utilizzando degli indicatori delle prestazioni alberghiere è possibile tracciare un quadro chiaro di ciò che funziona nella tua gestione e ciò che puoi migliorare. Vediamo insieme quali sono i parametri alberghieri essenziali da tenere d’occhio e come usarli.
RevPAR= Ricavato totale delle camere / Numero di camere disponibili
RevPAR, Revenue per Available Room è il ricavo per camera disponibile, uno dei più importanti per misurare le performance alberghiere.
Grazie al RevPAR puoi calcolare i ricavi generati da specifici segmenti di mercato nella tua destinazione. Se il RevPAR della tua struttura ricettiva è in aumento, significa che tasso medio di occupazione sta aumentando
Per calcolare il RevPAR, basta dividere il numero totale di camere della struttura con i ricavi totali della notte. Facciamo un esempio:
Numero di stanze nell’albergo/B&B: 100
Tasso di occupazione: 30%, pari a 10.000 euro.
RevPAR: 10.000 euro / 100, che è uguale a 100 euro di RevPAR.
Perché è utile il RevPAR? Perché, oltre a valutare l’andamento del ricavato, puoi calcolare un indice per misurare la performance del tuo RevPAR rispetto ad un gruppo di altri hotel.
L’indice RevPAR, o RGI, indice di generazione di ricavi, ha come valore medio il 100, che indica che la struttura sta ottenendo la quota di mercato attesa. Se si supera questa cifra, allora si sta superando l’obiettivo, mentre meno di 100 vuol dire che non si stanno ottenendo i risultati previsti.
Per calcolare l’indice RevPAR, bisogna dividere il tuo RevPAR per quello di un altro hotel e moltiplicarlo per 100.
Ma quali sono i vantaggi del calcolare l’indice RevPAR?
ADR = Fatturato totale delle camere / Numero di camere vendute
L’ADR è la tariffa media giornaliera (average daily rate) , ovvero l’indice utilizzato per calcolare il prezzo medio di vendita delle camere vendute.
Per calcolare l’ADR bisogna dividere i ricavi delle camere vendute per il numero di camere vendute. Facciamo un esempio:
Ricavato dalle camere vendute: 4.500 euro
Numero di camere vendute: 25
ADR = 4.500 euro / 25 = 180 euro
RevPAR e ADR sono parametri molto diversi. Capiamo velocemente la differenza tra i due parametri per non fare confusione:
L’ADR dice qual è il fatturato medio per ogni camera venduta. Quindi: ù
Il RevPAR dice il fatturato generato per tutte le tue camere.
In breve, entrambe le metriche sono importanti, ma servono a scopi diversi. Il RevPAR offre una visione più completa delle prestazioni finanziarie di un albergo, mentre l'ADR fornisce informazioni specifiche sul prezzo medio ottenuto per le camere vendute.
TrevPAR = Ricavi totali / Totale Camere
Il TrevPAR indica i ricavi totali per camera disponibile (total revenue per available room). A differenza del RevPAR, che si riferisce solo ai ricavi delle camere, il TrevPAR tiene conto di tutti i modi in cui l’hotel fa soldi e lo applica alle camere. Ad esempio, se come offerta hai anche bar, ristorante, SPA, parcheggio, prenotazioni di attività, ecc. verranno considerati anche tutti questi aspetti rispetto alle camere prenotate.
Facciamo un esempio:
Ricavi totali di una giornata: 10.000 euro
Numero totale di stanze: 90
TrevPAR = 10.000 / 90 = 111 euro
Il TrevPAR, come dicevamo, fornisce una migliore visione d’insieme del RevPAR perché considera anche tutti gli extra acquistati dai clienti. Proprio per questo, però, va considerato che non tiene conto di eventuali costi sostenuti né dell’effettivo tasso di occupazione della struttura.
Tasso di occupazione = numero di camere prenotate * numero totale delle camere
Il tasso di occupazione è uno dei parametri più importanti da tenere d’occhio perché ti dice quanto è pieno il tuo hotel. Sarà diverso a seconda del periodo della stagione considerata.
Si tratta però di un indicatore della popolarità dell’ hotel e può avere un grande impatto sulla quantità di ricavi generati.
Per quanto un alto tasso di occupazione sia sicuramente un buon segnale, tieni a mente che un’occupazione al 100% non è necessariamente l’ideale. Bisogna trovare un punto di riferimento per cui i ricavi sono massimizzati e i costi ridotti al minimo.
Facciamo un esempio di calcolo del tasso di occupazione:
Numero di camere prenotate: 80
Numero di camere dell’hotel/B&B = 100 camere
Tasso di occupazione = 80 * 100 = 80%.
Il tasso di occupazione alberghiera dipende da diversi fattori, ma i più importanti sono:
GOPPAR = GOP (Gross Operating Profit) / camere disponibili
GOPPAR significa margine operativo lordo per stanza (gross operating profit per available room).
Il GOPPAR fornisce una panoramica dei ricavi che si sta generando per ogni unità venduta e dei costi associati alla generazione dei ricavi.
Un monitoraggio regolare di questo KPI dà l’opportunità di apportare modifiche alla tua strategia di revenue management per valutare come ridurre i costi senza avere conseguenze sul servizio.
Come già visto nella formula, per calcolarlo è necessario il Gross Operating Profit, ovvero il guadagno netto dell’hotel. Vanno quindi tolte le spese ai guadagni totali.
A differenza del RevPAR, che considera solo le entrate generate dalle camere senza considerare però i costi, il GOPPAR offre una visione globale dell’andamento economico considerando tutti i flussi di cassa.
LOS = Totale notti occupate / Numero di prenotazioni
La durata del soggiorno fa riferimento al periodo di tempo in cui il cliente occupa la camera. Normalmente si cerca di non avere troppi clienti che per una sola notte né avere clienti che occupino la stanza per settimane.
Nel primo caso si avrà più fretta nel cercare qualcun altro che occupi la stanza. Nel secondo, non si ha la possibilità di regolare le tariffe e quindi di avere clienti paganti a un prezzo più alto quando la stagionalità e altri fattori lo permettono.
Rivedendo in breve i KPI alberghieri appena elencati possiamo dire che:
Avere a portata di mano i KPI alberghieri fondamentali è essenziale per capire se si stanno realizzando gli obiettivi annui.
Property manager e dirigenti alberghieri devono sempre avere a portata di mano i KPI fondamentali per misurare il loro obiettivo e guidare le prestazioni aziendali.
Con gli strumenti di Ciaobooking avrai a portata di mano tutti i dati necessari a capire quali sono i KPI di riferimento e raggiungere gli obiettivi prestabiliti.
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